La depressione

 

Il termine depressione viene utilizzato per indicare diversi stati d’animo come la tristezza, la frustrazione, la sfiducia e/o apatia. Nella pratica clinica il termine depressione o “depressione maggiore”si utilizza per indicare uno stato psicofisico di profonda sofferenza che si protrae per un certo tempo(almeno due settimane)e che interferisce con il normale funzionamento quotidiano,
Le persone depresse vedono se stesse, l’ambiente circostante e il proprio futuro in modo negativo e questo ne compromette notevolmente la vita e le relazioni. Molto spesso chi soffre di depressione non viene compreso dalle persone che gli stanno intorno, anche dai più stretti familiari, che spesso utilizzano espressioni come "basta un po’ di buona volontà per risolvere tutto” o "tirati su e reagisci”.

Le persone depresse tendono a valutare se stesse in maniera negativa. Solitamente si innesca un giudizio di inadeguatezza e di indesiderabilità, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in loro. L’ambiente esterno e le persone circostanti diventano una fonte di sofferenza e di frustrazione, in grado di alimentare i pensieri di fallimento e insuccesso. Molte persone depresse possono avere problemi nelle relazioni interpersonali, anche rispetto ai membri della propria famiglia, che generano spesso insoddisfazione e infelicità. L’individuo matura la convinzione di non saper interagire adeguatamente, ritenendo che gli altri non saranno disponibili nei suoi confronti e sviluppando il timore che potranno solo peggiorare la sua situazione. Spesso si arriva a provare timidezza e ansia, soprattutto nelle situazioni di gruppo che possono esporre a rifiuto e critica. Le persone depresse, quindi, si sentono isolate e sole.

Nonostante ci si possa sentire molto soli e incompresi quando si manifestano i sintomi della depressione, si deve tener presente che il disturbo depressivo è molto diffuso e che circa un terzo della popolazione potrebbe averne sofferto.

 

Se ti sei ritrovato nella descrizione che ho appena fatto, posso solo dirti che molti pazienti al primo incontro esordiscono dicendo : "Non c'è più niente da fare"  "Niente ha più senso", ma con un percorso terapeutico fatto di comprensione, accoglienza e strategie sono ritornati ad affrontare la quotidianità.

 

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